L’ ACQUA CHETA - 1920
Musiche di Giuseppe Pietri (Sant'Ilario di Campo nell'Elba, 1886 – Milano, 1946)
"L'acqua Cheta", operetta di Augusto Novelli e Giuseppe Pietri, rappresentata per la prima volta al Teatro Nazionale di Roma il 27 Novembre 1920, è uno dei titoli di operetta più noti in Italia. E’ spettacolo molto vicino alla commedia musicale, con temi noti al grande pubblico (si ricordi "Com'è bello guidare i cavalli").
Un po' operetta, un po' commedia musicale, insomma un "nuovo musical italiano". Questo lavoro vive oggi di una "modernità" sorprendente per quella sua attualissima capacità di raccontare in musica non tanto di principi e principesse (come vuole e fa l'operetta diciamo tradizionale), ma una storia che ha assoluta corrispondenza con la vita, con le vicende di tutti i giorni, con le novità che esprimono i mutamenti del tempo e che forniscono gli argomenti di discussione più frequenti ed accendono le fantasie della gente.
Uno spettacolo dunque che rappresenta un fatto di costume ed un elemento di riflessione sui problemi dell'epoca (siamo negli anni '20) e, a distanza di tempo, ci consente di registrare come spesso gli argomenti di discussione, mantengono intatta la loro attualità.
Uno spettacolo dunque che rappresenta un fatto di costume ed un elemento di riflessione sui problemi dell'epoca (siamo negli anni '20) e, a distanza di tempo, ci consente di registrare come spesso gli argomenti di discussione, mantengono intatta la loro attualità.
E' spettacolo in cui i momenti corali sono di forte impatto spettacolare e visivo, sui quali spicca in particolare la Festa di Paese della "Rificolona".
Insieme a Scugnizza, è anch'essa operetta in cui la Compagnia si misura con la lingua locale, il toscano, in modo simpatico e accattivante, con una drammaturgia efficace e originale, con momenti di grande divertimento, legati ai personaggi più comici, alternati a momenti di grande potenza ed espressività musicale. Da sottolineare il pregio della scrittura musicale e dell'orchestrazione di Giuseppe Pietri, che fanno di questa operetta un piccolo gioiello.
Insieme a Scugnizza, è anch'essa operetta in cui la Compagnia si misura con la lingua locale, il toscano, in modo simpatico e accattivante, con una drammaturgia efficace e originale, con momenti di grande divertimento, legati ai personaggi più comici, alternati a momenti di grande potenza ed espressività musicale. Da sottolineare il pregio della scrittura musicale e dell'orchestrazione di Giuseppe Pietri, che fanno di questa operetta un piccolo gioiello.
Argomento
Tratta da una commedia di Augusto Novelli, si svolge a Firenze, dove il vetturino Ulisse vive con la moglie Rosa e due figlie, Ida e Anita; la prima (l'acqua cheta) sembra la più seria e virtuosa, mentre la seconda non nasconde il suo amore per il falegname Cecco. Giunge alla casa un certo Alfredo, che si presenta come giornalista, per affittare una stanza da mamma Rosa; nessuno sa che in realtà è l'amante segreto di Ida. Ida e Alfredo, sulla base di un piano già stabilito, fuggono di nascosto durante la notte. Solo grazie all'aiuto del buffo aiutante di casa Stinchi e del falegname Cecc due furtivi innamorati saranno riportati a casa, ottenendo il perdono dei genitori di Ida. Ida potrà così sposare il suo Alfredo e Anita convolare a giuste nozze con il meritevole Cecco.
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LA RIFICOLONA
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FIORIN FIORELLO
IL TRESCONE
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http://www.youtube.com/watch?v=0EXvJgdTJ9E&feature=related
SU LE STELLE SORRIDONO QUIETE
https://www.youtube.com/watch?v=mFCV-9NBwXM
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