Mercoledì 27 ottobre nella sala ex Refettorio della Biblioteca Comunale Sperelliana di Gubbio il Colonnello Vincenzo Luigi Gullace ha presentato il suo libro dal titolo “L’altro Napoleone”.
Davanti ad un uditorio
numeroso ed interessato il nostro Autore, o meglio il nostro “Commentatore
storico”, per usare la definizione che egli dà di se stesso, ha ripercorso una
“biografia essenziale” di quell’ uomo
che era nato anonimo come “tutti nascono
anonimi” e “solo dopo diventato
qualcuno” (cit. dagli scritti dello stesso Napoleone).
Un uomo che, amato o odiato che sia, ha comunque traghettato la società europea verso la modernità. Molteplici e autorevoli storici e studiosi si sono divisi elogi e critiche in pari misura commentando le gesta e la figura di colui al quale “due secoli, l’un contro l’altro armato, sommessi…si volsero” (Alessandro Manzoni).
Pur non togliendo nulla
alla verità storica e alla ricchezza della documentazione, lo scritto di
Gullace entra nei particolari del
personaggio, facendone emergere un profilo intimo e segreto, una
prospettiva inconsueta, alternativa a quelle canoniche degli storici e dell’ immaginario.
La famiglia e il concetto
di famiglia, i fratelli amati e le “agitate e volitive sorelle”, le donne e i
figli del condottiero, per poi illustrare le sue straordinarie doti di stratega
e la sua personalità geniale e forte, romantica e sentimentale, la sua
intelligenza e la sua cultura. Per terminare con il suo rapporto con la
religione e la fede personale, contrapposta alla ragion di Stato.
Nulla manca, anche i
particolari più intriganti: dov’è sepolto Napoleone? Nel sarcofago di porfido
rosso, posto all’interno della cattedrale di Saint Louis Des Invalides a
Parigi? O la sua salma non è mai giunta
in terra di Francia?. E che dire della “Leggenda Nera” ideata dagli
inglesi per screditarlo? E della definizione di “anticristo” affibbiata a
Napoleone a seguito di una profezia di Nostradamus?
Questi i tanti aspetti di
una personalità che appare “altra” rispetto a quella propria del consueto
immaginario collettivo, tracciata mirabilmente e dal nostro Autore illustrata
con passione agli ascoltatori, che si
sono lasciati trascinare alla sua scoperta.
Il libro si legge d’un
fiato come un romanzo, senza perdere nulla della sua fondatezza storica e della
sapiente documentazione che lo sostiene