CURIOSANDO NEL
NATALE
Tra
tra storie, folklore, tradizioni, leggende
a
cura di Luciana Baldinelli
con
Università della Terza età Città di
Gubbio
Mercoledì 2 dicembre
2015 presso la sala ex Refettorio della
Biblioteca Comunale di Gubbio, alle ore 16.00 si è svolta una originale
perfomance che ha visto protagonista un gruppo di Associate dirette da Luciana
Baldinelli.
Vera Angeletti, Margherita
Baldelli, Serenella Barbetti, Lauretta Cappannelli, Anita Menarello, Vera
Patrizia Patrizi, Maria Assunta Perugini, Biancamaria Pierini, Bernardetta
Salciarini, Giovanna Vergari si sono calate nei panni delle Renne di Babbo
Natale per curiosare tra le innumerevoli storie, leggende, tradizioni, usanze
connesse con il Natale, la festa più sentita della Cristianità.
Lasciando ad altri più
autorevoli in materia il compito di approfondire l’aspetto propriamente
religioso, hanno voluto fare “quattro passi” nel folklore per eplicitarne
alcuni elementi “profani”, augurandosi che essi non diventino predominanti
tanto da farci perdere il significato autentico del Natale nel suo messaggio di
amore e di pace.
Dunque
le renne di Babbo Natale sono state le protagoniste: Dasher (Fulmine),
Dancer (Ballerina), Prancer (Donnola), Vixen (Freccia), Comet (Cometa), Cupid
(Cupido), Donner (Saltarello), Blitzen (Donato) e infine Rudolph e Blizzard.
Hanno
raccontato la storia e le origini del Natale, le sue tradizioni a cominciare
dal presepe antico, che affonda le sue radici nell’ antica festa romana dei Sigillaria,
per giungere a quello moderno ideato da San Francesco a Greggio nel 1223.
Le
ambientazioni del presepe suggerite dai Vangeli Apocrifi, la storia dei Magi e
della Stella cometa, per la prima volta dipinta con la coda da Giotto nella
Cappella degli Scrovegni a Padova, la figura di Babbo Natale che, nata da
quella di San Nicola, si è poi trasformata nel tempo in quella del leggendario
Santa Claus, a partire dalla pubblicazione nel 1823 della poesia di Clement
Clarke Moore “Una visita di San Nicola" su
di un giornale di Troy, nello stato di
New York.
Poi
ancora le leggende dell’albero di Natale, delle Campane, delle Palline
colorate, della Stella di Natale, di Santa Lucia, per arrivare alla storia del
Panettone, del Pandoro, del Torrone e del Bastoncino di Zucchero.
L’intermezzo
è stato animato da Giovanna Gori, l’insegnante di Inglese dell’ Università
della Terza Età di Gubbio che, insieme a Vera Patrizia Patrizi e Maria Assunta
Perugini, ha letto in lingua inglese la celebre canzone Jingle Bells.
Scritta
da James Pierpoint a Medford (Massachussetts) e pubblicata nel 1857 con il
titolo One Horse Open Sleight, venne reincisa nel 1859 con il titolo Jingle Bells.
Anche se associata al Natale, in origine la canzone era stata scritta per
essere cantata durante il giorno del Ringraziamento, in segno di gratitudine a
Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso.
(Si può ascoltare la canzone e guardare il video cliccando la clip sottostante)
(Si può ascoltare la canzone e guardare il video cliccando la clip sottostante)
Non
sono mancate le musiche, tra cui la stessa Jingle Bells, la Pastorale del
Concerto di Natale di Arcangelo Corelli e la versione originale di Tu scendi
dalle stelle, scritta nel 1754 in dialetto napoletano da S. Alfonso Maria de’
Liguori, dal titolo Quanno nascette Ninno
(Si può ascoltare la canzone cliccando la clip sottostante)
(Si può ascoltare la canzone cliccando la clip sottostante)
L’augurio
finale del gruppo si è espresso con le parole di Happy Xmas (War Is Over), brano composto da John Lennon e Yoko Ono nel 1971 negli Stati Uniti:
Un felice Natale
e un meraviglioso
e un meraviglioso
Anno Nuovo
speriamo che sia davvero
speriamo che sia davvero
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