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mercoledì 16 dicembre 2015

 IL PROF. UBALDO CORAZZI


ALLA SPERELLIANA DI GUBBIO

con

“Idee sulla scuola nella societa’della conoscenza”

Atteso intervento del Prof. Ubaldo Corazzi Mercoledì 9 Dicembre 
2015 su alcune problematiche relative al mondo della scuola.




Graditissimo ospite dell’ Universita’ della Terza Eta’ Città di Gubbio, il Prof. Corazzi, che vanta una pluriennale e significativa esperienza nel mondo della scuola, ha iniziato da alcuni fondamentali presupposti:

¡  il capitale conoscitivo è una risorsa strategica per promuovere e consolidare lo sviluppo dell’uomo e delle sue attività
¡  la scuola deve rinnovare il suo ruolo per contribuire allo sviluppo del capitale conoscitivo
¡  la qualità del conoscere è direttamente proporzionale alla qualità dello sviluppo




La società di oggi è la società della conoscenza nella quale gli individui, nella vita personale e professionale, sono tenuti continuamente a cercare, elaborare, acquisire il sapere e la conoscenza come un nuovo capitale per lo sviluppo economico e sociale.
La maggiore o minore autonomia degli uomini e delle donne di oggi dipende dalla loro capacità di dotarsi di competenze di apprendimento continuo.
I saperi sono una vera e propria merce che invecchia rapidamente e ciò determina la necessità di aggiornamento sia per i produttori che per i consumatori.

  In questo contesto rimane di basilare importanza la      centralità dell’individuo come soggetto attivo.



¡  Da un censimento USA del 1999 risulta che il gruppo sociale denominato in vari modi, ma ormai conosciuto come “lavoratori della conoscenza” oppure “classe dei creativi,”  rappresenta il 30 % della popolazione. Essi non producono, né scambiano prodotti fisici e il valore della loro prestazione non è determinato dal tempo impiegato, ma dal grado di innovazione e dalla qualità delle idee prodotte.
Tuttavia la società della conoscenza non esisterebbe senza la contemporanea presenza di gruppi sociali che producono  e scambiano beni e servizi durevoli….

¡ In tale contesto questi “lavoratori della conoscenza”, tramite l’accresciuto accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, devono realizzare un continuo aggiornamento per accrescere il proprio capitale intellettuale, essere disponibili alla flessibilità e alla mobilità, prepararsi all’ idea che mobilità e flessibilità rendono instabili e transitori anche le relazioni sociali e i legami interpersonali.





Per i lavoratori della conoscenza è essenziale collaborare per affrontare la complessità e l’incertezza, essere flessibili e innovativi.


E LA SCUOLA?

La scuola di oggi è in grado di preparare nei giovani le competenze necessarie a vivere e sopravvivere nella società della conoscenza?

¡  Secondo alcuni studiosi la scuola come la conosciamo noi è destinata a scomparire nel corso di questo secolo; altri sostengono addirittura che essa stia già scomparendo perchè la divaricazione con la società è iniziata negli anni ’70.

Il sistema scolastico attuale appare inadeguato semplicemente perché pensato per una società poco dinamica, in cui il lavoro e l’occupazione erano stabili. L’avvento della società della conoscenza mette in crisi quel modello rigido.

Oggi è in crisi la tripartizione del sistema scolastico italiano
LICEI                         per preparare “chi decide”
IST. TECNICI              per preparare “chi coordina”
IST. Professionali         per preparare “chi esegue”

In attesa di una riforma risolutiva, è stato fondamentale il ruolo delle Sperimentazioni e in special modo quello svolto dalla Sperimentazione dell’ ITIS “Cassata” di Gubbio  con le sue connotazioni innovative.



QUALE SCUOLA CI VORREBBE?

E’ l’Europa che ce lo dice. Basterebbe ascoltarla e, soprattutto, seguirne le indicazioni!
Ma soprattutto è necessario tener presente che la conoscenza, lo sviluppo delle competenze, la formazione continua sono il capitale dell’uomo contemporaneo.
La conoscenza è l’unico fattore competitivo del XXI secolo quindi la conoscenza non è una risorsa, ma la risorsa.




QUALCHE IDEA

Per superare la scuola di ispirazione gentiliana, la secondaria di II° grado dovrebbe essere articolata nei LICEI (umanistico, scientifico, tecnologico, linguistico, professionale, economico, artistico….. ).

Dovrebbe essere data centralità al  curricolo, come documento dell’identità culturale dell’Istituto, e alle competenze per sviluppare il potenziale conoscitivo dello studente verso la democrazia  cognitiva.

E’ necessario recuperare le competenze del Dirigente Scolastico come esperto della formazione e non delle  pratiche amministrative.

Dovrebbe esserci  la valutazione per tutti, dal direttore generale ai collaboratori scolastici, con ricadute sulle incentivazioni.

Dovrebbero esserci cambiamenti profondi nel sistema di arruolamento del personale docente volto ad appurare l’autentica vocazione del candidato ad affrontare quella missione di salute pubblica di cui parla Morin.



Il diritto di apprendere deve essere al centro dell’attività formativa; dopo l’analfabetismo strumentale e funzionale oggi bisogna battere l’analfabetismo cognitivo.




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