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giovedì 26 novembre 2015

Don Gianni Giacomelli

“ FAMIGLIA DI ABRAMO SPEZZATA ?”


Mercoledì 25 novembre 2015

con Università della Terza Età Città di Gubbio

Atteso intervento di Don Gianni Giacomelli, Priore del Monastero di Fonte Avellana  presso l’Università della Terza Età Città di Gubbio.

Ieri mercoledì 25 novembre 2015 alle 16.00 presso la sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, alla presenza di un folto gruppo di uditori, Don Giacomelli ha posto una  domanda provocatoria: “Famiglia di Abramo spezzata?”

La risposta si è articolata trattando vari aspetti tutti a riprova del fatto che il mondo occidentale sta andando verso il suo tramonto se non riesce a riconoscere  le comuni radici abramitiche, che affratellano popoli e culture apparentemente tanto diverse.

Il dialogo interculturale, politico ed  economico tra religioni,  culture e società cristiana, islamica ed ebraica è la base per recuperare l’unitarietà di una comune origine.



Abramo. Il sacrificio di Isacco, Caravaggio, Galleria degli Uffizi, 1594-159

Il mondo occidentale, che ha imposto la propria visione del mondo e il proprio stile di vita insieme alla propria logica economica, ha perduto il senso dell' alterità e del dialogo arroccandosi su posizioni monolitiche ed esclusive. Le altre culture, arbitrariamente definite subalterne, a loro volta sono state travolte e stanno perdendo la loro unicità alimentando in se stesse i germi della frattura e della violenza reciproca e dimenticando la comune origine.

Il nemico viene dall’ interno del mondo abramitico stesso che non riesce a recuperare la propria unitarietà.


Con chiaro riferimento agli attacchi terroristici di questi ultimi tempi, si può concludere dicendo che la radice della violenza è nelle menti e nei cuori di chi ha armato i violenti non solo nei violenti stessi.

Il mondo occidentale nel suo eccesso di edonismo ha escluso gli “scarti”, i non fortunati, i poveri, gli ultimi e ciò ha  alimentato focolai di ribellione e di violenza che hanno un’unica causa: la frattura che ha lacerato una famiglia che in origine era una e sola, la famiglia abramitica.

Da queste considerazioni nasce l’invito a ricostruire questa famiglia, a intrecciare il dialogo e il confronto, a ricomporre la lacerazione che fa nascere l’odio per il diverso e lo straniero, è necessario integrare non dividere.


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